Sostegno al ruolo genitoriale

Il sostegno al ruolo genitoriale è un intervento psicologico che si pone l’obiettivo di supportare madri e padri che vivono un disagio psicologico nel proprio ruolo di genitore. Generalmente, tale disagio si manifesta in concomitanza ad un periodo di crisi del proprio figlio/a. E’ rivolto a genitori di adolescenti, preadolescenti o giovani adulti.

A differenza della psicoterapia o della consultazione psicologica, si focalizza sulle fatiche sperimentate nel ruolo di genitore e non sulla persona nel suo complesso.

E’ un intervento utile a quei genitori che: 

  • si sentono in difficoltà, soli, impotenti o preoccupati per la salute psicologica del proprio figlio;
  • in difficoltà nel comunicare con un figlio/a che manifesta delle reazioni inaspettate e contraddittorie; 
  • non riconoscono più il/la figlio/a di un tempo.

Il sostegno al ruolo genitoriale viene messo in campo anche nelle situazioni in cui ci sia un/a figlio/a che con un disagio psicologico ma non disposto ad avviare un percorso psicologico. 

Accade molto spesso, ad esempio, nei casi di ritiro sociale. In queste situazioni, il sostegno al ruolo assume le forme di una “consultazione psicologica in assenza del paziente”. Lavorando sulla relazione genitore-figlio e sulle modalità comunicative più appropriate, è possibile favorire l’avvicinamento al/la proprio/a figlio/a.

In generale, l’obiettivo principale del sostegno al ruolo genitoriale è trovare nuove letture e modalità di relazione più efficaci. Ciò è possibile se il genitore, mettendosi in una posizione di riflessività e di messa in discussione, sia disposto ad esplorare le proprie rappresentazioni su di sé e sul proprio figlio, nonché le aspettative, i desideri e le paure più profonde. 

Tuttavia, si possono distinguere due tipologie di obiettivi:

  • Obiettivo informativo: il genitore vuole comprendere qualcosa in più su di sé, sulle proprie modalità di relazione di con figlio, nonché sui vissuti e sulle aspettative, ma non desidera essere aiutato dal clinico per attuare un cambiamento interiore;
  • Obiettivo trasformativo: il genitore è disposto ad attuare un cambiamento nella relazione con il/la proprio/a figlio/a e nel proprio vissuto psicologico da genitore

L’intervento è piuttosto flessibile, quindi non prevede una strutturazione rigida. Come per ogni intervento clinico, presenta alcuni colloqui valutativi iniziali, a cui seguono colloqui trattamentali.

I colloqui si possono svolgere a cadenza settimanale o bisettimanale. 

La durata del percorso non è definibile a priori, ma dipende dagli obiettivi e dalle aspettative del genitore che ne fa richiesta: se l’obiettivo è informativo sono necessarie poche settimane; se l’obiettivo è trasformativo sono necessari diversi mesi.

Il costo per ciascun colloquio è di 60 euro. Si ricorda che i colloqui psicologici, in quanto prestazioni sanitarie, sono detraibili al 19%.

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